La ricerca del Progetto Diverso da Chi

Il progetto è stato accompagnato da un percorso di ricerca, con l’obiettivo di rilevare alcuni elementi di base delle condizioni attuali di inclusione ed interazione tra studenti con disabilità e normodotati e valutare il gradimento e l’impatto emotivo/cognitivo del percorso di educazione e sensibilizzazione sugli studenti coinvolti. La prima fase ha previsto la somministrazione di un breve questionario strutturato a testimoni privilegiati (insegnanti, pedagogisti, referenti di associazioni che si occupano di disabilità, ecc.), che ha consentito di far emergere informazioni utili per la selezione dei film da inserire nel kit didattico e la pianificazione dei laboratori previsti per i primi due anni di realizzazione del progetto.

Queste le principali difficoltà, emerse dai questionari, dei bambini che si relazionano con i loro coetanei disabili: un senso di inadeguatezza per non riuscire a comunicare e non sapersi rapportare alla persona con disabilità; l’ignoranza sugli effettivi vincoli e le potenzialità della persona con disabilità; la distanza emotiva per difendersi dalla sofferenza. Ciò si intensifica col crescere dell’età, considerati gli sforzi personali per elaborare la propria identità, soprattutto in età adolescenziale. Manca una consapevolezza sul vissuto del compagno disabile, anche a causa di un forte silenzio sul tema. Numerose sono le paure inespresse, le curiosità, i dubbi.

Il disagio in parte origina dai comportamenti che non si riescono a comprendere e dalla erronea impressione di non avere niente da condividere con il/la compagno/a con disabilità. E’ stato inoltre somministrato agli insegnanti un questionari riguardante l’utilizzo del dvd, volto a sondare quali corti e quali esercizi fossero stati utilizzati in classe e quale fosse il parere dell’insegnante in merito alla rispondenza del prodotto agli obiettivi di progetto, alla sua qualità, alla percezione della soddisfazione degli studenti rispetto al percorso. Infine, sono stati somministrati questionari ai bambini per rilevare il gradimento rispetto ai laboratori e sono stati condotti tre casi studio con un mix di tecniche, in alcune delle classi partecipanti, in particolare attraverso l’intervista in profondità all’insegnante e il focus group con gli studenti.

Da questa fase di ricerca ex post è emerso che i film sono stati reputati generalmente di ottima qualità, la guida con gli esercizi molto ricca e interessante, chiara, utilizzabile in autonomia. Il lavoro corporeo è stato molto apprezzato e considerato particolarmente innovativo e rilevante in un contesto, quello scolastico, dove questi aspetti trovano poco spazio di espressione. Il lavoro corporeo ha anche potuto valorizzare abilità che in classe restano invisibili, comprese certe difficoltà espressive di alcuni alunni. La valutazione rispetto alla conduzione dei laboratori è molto positiva, mentre la tempistica di attivazione del progetto, nell’ultimo trimestre di scuola, non è ottimale.

Si tratta infatti di un percorso ricco, soprattutto per ciò che riguarda l’utilizzo dei filmati e della guida, che richiederebbe una programmazione ed una implementazione annuale. Per la stessa ragione, la durata del percorso laboratoriale è stata considerata troppo breve, specialmente se si volessero rilevare dei cambiamenti nell’espressività dei ragazzi, mutamenti che richiedono un lavoro più approfondito. Si ritiene, infine, utile mantenere in futuro, in un campione di classi, il momento di valutazione e restituzione tramite intervista/focus group. In generale, la valutazione sul progetto è, in sostanza, ottima.